Tuesday, 24 June 2008

Italian life style ... pessimistic point of view.

Sometimes I think that living in Italy is like playing a tennis match continuously.

Everything concerns with your life, social life, job life and so on, seems to be a well-defined template. Public services, private services are so bad-managed that the end-user is never the first target of the public/private company. Sometimes he is the last. Revenue is the first really important target....personal revenue is the most targeted :P.

Politicians as well are totally focused on businesses that are in some way useful for their personal profit, this is true all over the world I know, but it is sad as well.

So, if you need to have a new ID, then sometimes you need to ask "PLEASE, do it". If you need to travel with Alitalia, as it has the monopoly of the major part of the European paths, you need to wait and sometimes to accept cancellation with no rights to complain. If you need a telecom assistance for your fixed line, you need to wait until they can do it, and not ask for any reimbursement.

Then you start creating your own shield, your way of living in order to make life better and less stressing. So when you need a new ID, you'll ask "PLEASE, do it". If you want to fly and be on time, you need to ask for a low-cost airline, maybe is more reliable. If you need a telecom assistance, you'll use your own mobile phone, it is faster.

Quality goes DOWN!

I think all this is really sad, because people don't want to live better and do their best. They want to receive only, never give! That's impossible and I 'm really tired.


Ross

Friday, 20 June 2008

Contraddizioni del governo italiano...

... del tipo :

Berlusconi propone l'emendamento "salva-premier", approvato dalla Camera (ovviamente) per cui vi sarà (forse)l'immunità e la sospensione di ogni iniziativa giudiziaria per i vertici dello Stato.

Poi arriva il ministro alla pubblica amministrazione Brunetta : "Lotta ai fannulloni" ... "Sì ai licenziamenti per scarso rendimento, per la falsificazione di attestati di presenza,..." ... "Licenziamento per chi è sottoposto a procedimento penale, anche prima della condanna. "

Viva la democrazia!! Meditate gente meditate!

Ross

Wednesday, 18 June 2008

All of me

Swing.

Italians in Switzerland

Hi fellows,

I 'd like to collect another feeling I experienced yesterday.
As you MOST PROBABLY know, European championship is running in Switzerland/Austria, and yesterday Italy (FORZA AZZURRI!!! :P) beat France (Zidane was not the cause this time :P).
The match looked like a box match instead of football, but I 'm not either expert or fan of football, so never mind!
At the end of the match we spent some more time in the center of a small Swiss village, drinking beer. We spent half an hour maybe. That was enough to see a crowd coming into the center... a crowd of Italians, celebrating the winners! A plenty of Italians, I couldn't imagine how many!
Swiss friends explained that young people we saw in the crowd constitutes the second generation of Italians here in Switzerland, that means that parents established in Switzerland and their sons still live here. Swiss uses to call each young "secondo".
I was wondering of the patriotic spirit they spread in celebrating the winners! That young people, although grown in Switzerland, still has an Italian heart! And this is wonderful!

Actually Swiss people consider Italian as friends, and they celebrated as well :).

Italians! Be proud of being Italians and do not damage Italia image! Abroad we are still loved ... hopefully for long yet!

Rossy

Tuesday, 10 June 2008

Sorge, Fidone, Rubino at Enola club

Nice evening: from the left Paolo Sorge, Alberto Fidone and Dino Rubino.
Enola Club Catania ... Marvellous Jazz music!

Tuesday, 3 June 2008

Nazionalismo tedesco in Italia...

Questo invece mi sembra un esempio di nazionalismo tedesco ... l'anticamera del nazismo:

Leggi.

Credo che in Italia stiamo indietreggiando di 60 anni circa, e stiamo buttando via il sacrificio di tanti Italiani che sono morti per la libertà di questo Paese.

Che tristezza.

Rossella

"Signor presidente, dall'estero non riconosco più la mia Italia"

Ciao,
quella che trascrivo qui è una lettera molto bella e profonda; voglio assolutamente che rimanga in questo blog. E' una lettera rivolta al Presidente Napolitano.

"Carissimo Presidente,
sono un'italiana residente all'estero ormai da diversi anni, ma nonostante questo sono sempre stata attaccata alla mia cara Italia. I suoi colori, la creatività, la vivacità, genuinità e ospitalità della nostra gente sono tutte cose che fino a pochi giorni fa venivano decantate all'estero come marchio dell'essere italiano e che tanto mi rendevano orgogliosa.

Come può ben immaginare, continuo a seguire tutti i fatti di attualità, di politica, di cronaca che riguardano il nostro Paese, e mi creda, mi rattrista dover confessare a Lei e prima ancora a me stessa che mi vergogno dell'Italia ritratta in questi giorni su tutte le prime pagine dei giornali nazionali e internazionali.

Signor Presidente ma che succede? Dove è finita la succitata "ospitalità" degli italiani? E' davvero possibile che il sentimento più forte che emerge nella popolazione sia ormai la paura dello straniero, del migrante, dell'immigrato?

La sicurezza è certamente un problema serio, ma non penso che il modo giusto di risolverlo sia quello di alimentare la paura e l'intolleranza nei confronti di persone comunitarie ed extracomunitarie. Piuttosto penso che una più attenta politica di integrazione sociale sia la soluzione al problema dell'Immigrazione che a mio avviso, non coincide (come il governo vuole far credere) con il problema della Sicurezza.

Siamo in EUROPA e credo sia assurdo leggere ancora sui giornali, titoli come "ragazza italiana violentata da un romeno". Con questo non voglio sminuire affatto la bruttura del reato, mi auguro soltanto che la giustizia faccia il suo corso indipendentemente da chi lo ha commesso. Quindi mi chiedo quale sia il bisogno di sottolineare la diversa nazionalità?

Sono una ricercatrice e il mio lavoro mi ha dato la possibilità di uscire fuori dai "nostri confini" e mi creda non ho mai trovato tanta intolleranza come quella che sta nascendo e che si sta alimentando negli ultimi tempi in Italia.

Adesso sono in Inghilterra e come lei sa qui di immigrati (comunitari ed extra comunitari) ce ne sono tanti, ma così tanti che non si può più fare una distinzione. Per farle solo un esempio, a Pasqua ero ad Oxford e in Chiesa ho assistito ad uno spettacolo meraviglioso: c'era tutto il mondo rappresentato in quella piccola Chiesa Cattolica. Mi colpì e mi commosse la diversità dei colori della pelle, dei costumi, ma al tempo stesso l'omogeneità e la coralità di tutte quelle persone.

Mi chiedo quando in Italia sarà possibile respirare quella stessa atmosfera di integrazione che si trova ormai nel resto d'Europa?

Signor Presidente spero tanto che Lei non permetterà al presente governo di inasprire i rapporti tra gli italiani e gli immigrati, spero che Lei alzi la voce davanti a ministri che giustificano e incitano alla pulizia dei campi rom, spero che Lei faccia tutto quello che è in suo potere per rendersi portavoce della necessità di migliorare la politica di integrazione sociale di cui l'Italia ha oggi bisogno per confrontarsi alla pari con il resto del mondo e d'Europa.

Fiduciosa nella sua persona e nell'importante carica istituzionale che lei ricopre, la ringrazio per la sua attenzione e le auguro buon lavoro.
Cordiali saluti,

Maria Vinci

(Pugliese, 34 anni, da 5 o 6 si dedica alla ricerca sul cancro. Ha studiato e lavorato a Milano (Ifom) e a Heidelberg in Germania. Ora si trova in Inghilterra)
"
(pubblicata da "Repubblica", 03 Giugno 2008)